La salsiccia di Bra conquista il menu crociera

Dopo macellerie firmate, ristoranti gourmet e street food, ora conquista il menu crociera.
“Km di salsiccia” è lo slogan simpaticamente lanciato da Luigi Barbero, direttore di Ascom Bra e promotore viscerale del territorio cuneo-piemontese, così pure della sua superlativa salsiccia, l’unica (salvo imitazioni!) da godere a crudo.

L’INTERVISTATO SPECIALE

di Renata Cantamessa

La salsiccia di Bra.
Dopo macellerie firmate, ristoranti gourmet e street food, ora conquista il menu crociera.

“Km di salsiccia” è lo slogan simpaticamente lanciato da Luigi Barbero, direttore di Ascom Bra e promotore viscerale del territorio cuneo-piemontese, così pure della sua superlativa salsiccia, l’unica (salvo imitazioni!) da godere a crudo. Un percorso, quello della salsiccia di bovino più famosa e ricercata d’Europa, che dalla creazione del Consorzio di tutela a oggi ha fatto davvero passi da gigante, sia in termini di confini commerciali che di posizionamento marketing. Davvero azzeccato, dunque, il nuovo meme, soprattutto vista la new-entry del prezioso “collier” di carne bovina che tanto onora la sua città – da cui eredita il nome – e la cuneesità tutta. “Il nostro gioiello è entrato nei Menù Crociere della Costa Diadema”, evidenzia con orgoglio Marco Carena, presidente dei Consorzi Macellai e Salsiccia di Bra, di ritorno dal partecipatissimo happening inaugurale della settimana a tutto gourmet made in Piemonte promossa dalla Regione con Costa Crociere, su coordinamento di Visit Piemonte, che andrà in scena durante la crociera nel Mediterraneo dal 21 al 28 maggio. Un menù di eccellenza, accanto ad altri best-seller del food piemontese proposti in un’ottica di tour gastronomico a partire da Torino, capitale del gianduiotto e dei grissini, al riso Dop delle risaie di Vercelli, Novara e Biella; dal tartufo bianco d’Alba alla nocciola Igp di Langa, a vitello tonnato, carne cruda di fassona, agnolotti al plin, Gorgonzola e Castelmagno Dop, nocciole Igp e grandi Doc e Docg. “Abbiamo la fortuna di avere un prodotto tanto ‘regale’ quanto ‘frugale’ – continua Carena – che si destreggia con disinvoltura tra il popolo di strada con l’innovativo format del Mac’d Bra, fino alle stelle della ristorazione, questa volta anche via mare”. Un vero e proprio “test event” se si considera che, i 3800 passeggeri a bordo della Diadema, saranno per il 35% italiani, per il 40% provenienti da Francia e Spagna e i restanti da Austria, Germania e altri Paesi. Tutti accomunati dal grande piacere di scoprire e provare le attrattive della buona tavola unitamente a quelle delle location turistiche di itinerario. “Si tratta di un modo diverso di fare conoscere il nostro territorio - ha sottolineato la direttrice del Coordinamento Fondi Europei Turismo e Sport della Regione, Paola Casagrande, in occasione del lancio stampa dell’iniziativa - Questa volta siamo noi ad andare dove ci sono tante persone di nazionalità diverse per presentare al meglio il Piemonte”. La montagna che va a Maometto, insomma, è una ricetta che funziona sempre. Inoltre, l’investimento con Costa Crociere si inserisce all’interno di una strategia di promozione turistica che ha consentito al territorio regionale di recuperare i livelli pre-pandemia. Secondo i numeri relativi ai primi mesi del 2023 - recentemente citati dal Governatore Cirio - il settore turistico starebbe crescendo a ritmi importanti, registrando un +19% nei movimenti nazionali e un incremento di oltre il 30% dei movimenti dall’estero rispetto al 2022. L’operazione “crociera”, dunque, rientra in un consuntivo che porterà a quasi 3,5 milioni di turisti nazionali sul territorio piemontese, molti dei quali “presi per la gola” anche grazie a un’esperienza gourmet a bordo della Costa Diadema. “E’ un’iniziativa che si sposa pienamente con il nostro impegno per promuovere un turismo di qualità, sostenibile e inclusivo, che contribuisca a generare valore economico e sociale nei territori dove operiamo”, ha rimarcato Giuseppe Carino, vice president guest experience & onboard revenues di Costa Crociere. Non a caso, una ricerca di Ires Piemonte conferma ennesimamente che, coniugare la promozione turistica con l’enogastronomia, è una strategia vincente, già solo a partire dal successo dell’export dei prodotti enogastronomici. “La nascita del Consorzio della Salsiccia di Bra ha sposato questa verità nel suo Dna grazie all’unione vincente di Ascom Bra con il Comune e i macellai locali – conclude BarberoD’altronde, le solitudini imprenditoriali sono come le tavole vuote: fanno passare l’appetito e scoraggiano il mercato, che invece noi stiamo conquistando”. Orizzonti senza confini anche per la blasonata sautissa ed Bra, allora. Perché poi, per gustarla al meglio, bisogna venire qua!
Salsiccia di Bra