Il vissuto della città

tra tradizione, cultura e modernità

Durante il Medioevo e l'età moderna la storia di Bra fu simile a quella della maggior parte delle cittadine piemontesi non abbastanza potenti per avere una forte signoria propria e non sufficientemente povere da poter rinunciare a certe velleità politiche.

Oltre ai Signori De Braida dovette sottostare prima alla Repubblica di Asti poi ai Savoia.


Di monumenti antichi in Bra non ne restano molti, se si fa eccezione per il palazzo Traversa; il centro storico però è di grande interesse per un alternarsi di stili dal rinascimentale al barocco all'ottocento. La piazza della Rocca e via Cavour sono autentici salotti per le loro accoglienti architetture e per i tipici caffè. La città è dominata da una curiosa costruzione: la Zizzola, settecentesca "villa delle delizie" che è diventata il simbolo di Bra.

Discorso a parte merita la frazione di Pollenzo, uno dei luoghi archeologici più noti e ricchi del Piemonte. Nell'ampia e storica tenuta soggiornarono i Savoia. Monumentale, squisita e graziosa la piazza in architettura neogotica. Degna di nota è pure la leggenda della Madonna dei Fiori a cui i braidesi hanno dedicato il Santuario.


Nella "bassa" verso Alba si estendono gli orti, peculiarità e vanto dell'economia agricola locale. La società dei giardinieri fondata nel lontano 1895 è simbolo dell'attaccamento alla terra e alle tradizioni. Attualmente Bra è vivace centro di cultura e di modernità legate al design.

Salsiccia di Bra